Domani, venerdì 26 giugno 2020, Rifondazione Comunista spezzina parteciperà al presidio-staffetta organizzato da partiti e associazioni in difesa della sanità pubblica e contro la gestione deleteria della “premiata ditta” regionale Toti-Viale.
Per questo da lunedì scorso ci stiamo alternando in un presidio costante davanti all’Ospedale Sant’Andrea della Spezia. Domani, a partire dalle ore 10, sarà il turno di Rifondazione per chiedere assunzioni, posti letto, diritto alla prevenzione, e DIRE NO alla privatizzazione dei nostri ospedali.
A tutto questo si aggiunge la sacrosanta battaglia per l’internalizzazione e la stabilizzazione dei 158 Operatori Socio Sanitari spezzini, donne e uomini assolutamente necessari per l’intero comparto personale dell’Asl 5, messo a dura prova in questi momenti di gravissima crisi socio sanitaria globale.
Chiediamo la conferma e la stabilità del loro posto di lavoro, chiediamo una sanità efficiente e trasparente, al servizio del cittadino e non del profitto.
Con la mobilitazione si può e si deve riuscire a fermare la giunta forzista-leghista guidata da Toti.
Ti aspettiamo!
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
Il Covid 19 sta mettendo in luce, dopo anni di oblio, l’assoluta importanza della sanità pubblica e la necessità che la stessa sia omogenea su tutto il territorio nazionale.
La diffusione del virus, a fianco dello straordinario sforzo di medici, infermieri e paramedici, sta mettendo anche in luce pesanti responsabilità politiche. Il caso della Lombardia è forse quello più emblematico, ma anche in Liguria l’impatto del Covid 19 ha mostrato clamorose inefficienze. Giovanni Toti e la sua vice Sonia Viale, dopo aver indebolito la sanità pubblica – basti pensare al “processo di privatizzazione” in corso per ben tre ospedali liguri di Albenga, Cairo Montenotte e Bordighera – stanno affrontando la pandemia come una grossa campagna elettorale. Dalla distribuzione delle mascherine alle comunicazioni via social, tutto è atto non al contenimento del virus, ma ad un’esplosione di consensi per l’attuale giunta regionale: non a caso Toti propone di voler votare a luglio per provata a capitalizzare la sua continua propaganda.
Nel frattempo Alisa si è dimostrata una struttura dannosa e inefficace: scarseggiano i tamponi, aumentano i contagi, i posti letto sono insufficienti, le mascherine sono state distribuite a spot, le lavoratrici e i lavoratori della sanità sono abbandonati a loro stessi così come i medici di base, i pazienti e le RSA, che vedono aumentare ogni giorno di più contagi e decessi.
Per tutto questo invitiamo le forze politiche e sociali, nonché singoli cittadini, ad avviare insieme una campagna a sostegno della sanità pubblica e per il commissariamento della sanità ligure che, sotto la guida di Toti e Viale, è ogni giorno di più allo sbando.
Segreteria regionale Rifondazione Comunista Liguria
Rifondazione Comunista aderisce al doppio presidio di protesta indetto per domani 5 febbraio alle 11.30 e 14.30 preso l’ospedale S. Andrea della Spezia proposto dagli autori del “Manifesto per i servizi sanitari locali” contro il presidente della Liguria Toti in visita domani alla Spezia.
Il presidente Toti e l’assessore alla sanità regionale Viale hanno fallito nel loro compito in questi 5 anni di pessima amministrazione: le liste di attesa sono insostenibilmente lunghe, la fuga di pazienti costante, il permanere del deficit non solo non ha portato ha portato alcun beneficio ai cittadini ma ha anche bloccato le assunzioni impoverendo il personale della sanità spezzina in maniera a dir poco drammatica.
Toti si regala una passerella elettorale con il suo sodale Peracchini sperando che gli spezzini dimentichino i suoi disastri e non gli chiedano il conto tra pochi mesi alle elezioni. A Toti ricorderemo che non si deve speculare sulla vita della gente.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
La federazione spezzina di Rifondazione Comunista condanna la decisione di revocare al gruppo Pessina dell’appalto di realizzazione del nuovo ospedale del Felettino annunciata ieri dal trio Toti-Viale-Peracchini. Questa storia infinita proseguirà ancora a lungo, tutto per “merito” dell’incapacità politica e gestionale delle giunte regionali e comunali di centrodestra. Dopo quasi 5 anni di Toti e 2 anni e mezzo di Peracchini, infatti, non solo del nuovo ospedale non c’è ancora una pietra, ma si annuncia in pompa magna un nuovo bando e una nuova procedura di appalto, come se questo possa tranquillizzare una popolazione ormai esasperata dai disservizi di una sanità da tempo sull’orlo del collasso.
La giunta comunale ha bloccato la concessione a Pessina senza coinvolgere minimamente la cittadinanza, come aveva chiesto nei giorni scorsi il consigliere comunale Prc Massimo Lombardi che proponeva l’attivazione di una commissione ad hoc e un dibattito pubblico con il sindaco. Invitiamo la popolazione spezzina a difendere il diritto alla salute pubblica, la democrazia e la trasparenza degli atti di chi ci governa: se è vero che l’appalto a Pessina presentava aspetti poco chiari, le attuali amministrazioni regionali e comunali intendono avvalersi del project financing, preludio a una privatizzazione della sanità, antico “sogno proibito” delle destre.
Occorre vigilare attentamente per difendere il diritto sacrosanto alla salute pubblica, diritto che viene continuamente messo in discussione da chi pensa solo agli interessi economici di chi è pronto a fare affari a discapito del bene comune di tutti i cittadini. Peracchini e Toti sappiano che la città si opporrà con ogni mezzo un simile disegno politico.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale della Spezia
Tags: assessore, ospedale felettino, peracchini, pessina, presidente, regione, revoca, sanità, sindaco, toti, viale
Rifondazione Comunista La Spezia aderisce alla manifestazione provinciale per la sanità pubblica indetto dalle organizzazioni sindacali per venerdì 25 ottobre e chiama a raccolta tutti gli spezzini a difesa del nuovo ospedale del Felettino, che dopo decenni è ancora lettera morta.
Mentre il presidente Toti e l’assessore regionale alla sanità Viale preferiscono le conferenze stampa al confronto con il consiglio comunale, i cittadini sono esasperati da una situazione sanitaria provinciale al collasso. Insomma, a strutture a dir poco carenti sia dal punto di vista degli spazi che del personale medico ed infermieristico, va aggiunta la confusione generale sul piano politico amministrativo.
La situazione è oramai insostenibile. Rifondazione chiede a Toti e Peracchini meno passerelle e più sanità pubblica. Il tempo delle chiacchiere è finito: il Felettino deve essere realizzato al più presto. Spezia merita un ospedale moderno e al servizio di tutti i cittadini nel rispetto del bene comune della sanità pubblica.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale della Spezia
Tags: assessore, centrodestra, fedi, Felettino, lombardi, ospedale, presidente, rifondazione, sanità, sciopero, toti, viale
Seguendo questa logica la giunta su proposta dell’assessore leghista Sonia Viale ha approvato la delibera ad oggetto “Indagine di mercato: conferimento incarico esplorativo ad Alisa” che tradotto vuol dire che Alisa, l’Azienda Ligure Sanitaria della Regione Liguria, cercherà entro maggio dei privati interessati a tre ospedali liguri che nel corso degli anni sono già stati pesantemente ridimensionati: l’Ospedale Saint Charles di Bordighera, l’Osperale Santa Maria di Misericordia di Albenga e l’Ospedale San Giuseppe di Cairo Montenotte. A meno che i santi cui sono dedicati gli ospedali non intervengano, i tre nosocomi verranno (s)venduti.
Siamo contrari alla vendita dei tre presidi ospedalieri ai privati che, per loro stessa natura, trasformeranno la salute da diritto a merce, accentuando le differenze tra i cittadini che potranno rivolgersi al “privato” e quelli che non ne avranno la possibilità, si avrà una sanità di serie A e una di serie B. Noi non possiamo certo condividere questa impostazione.
Parallelamente viene depotenziata la sanità pubblica, penso ad esempio all’Ospedale San Paolo di Savona. Anni non facili per la sanità ligure, ma il problema come noto sono i migranti… spero si colga l’ironia.
Marco Ravera
Segretario Regionale di Rifondazione Comunista Liguria
Tags: alisa, Lega Nord, Liguria, ospedale, privatizzazione, ravera, rifondazione, salvini, sanità, toti, viale
La federazione provinciale di Rifondazione Comunista raccoglie l’allarme lanciato dal personale sanitario spezzino circa il blocco delle assunzioni degli infermieri deciso dall’assessore regionale Sonia Viale.
Non è possibile lasciare i nostri ospedali perennemente sotto organico, complicando così un servizio pubblico già deficitario per via dei numerosi tagli alla sanità operati negli anni.
Oltre a comportare un aggravio enorme di lavoro per i dipendenti in carica, ciò comporta un disservizio evidente ai cittadini della nostra provincia, che sempre più spesso fuggono verso le strutture toscane o di altre regioni.
Invece che combattere i continui sprechi della sanità, si preferisce, nel nome del bilancio, evitare di dare lavoro a giovani infermieri e penalizzare i pazienti. A questo gioco non ci stiamo.
L’amministrazione Toti e l’Asl 5 provvedano a rinforzare l’organico e a porre fine a questa situazione divenuta oramai intollerabile. Rifondazione si farà carico di chiedere immediatamente ai sindaci spezzini di riferire in consiglio comunale.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia
“E’ giunto il momento di passare dalle parole ai fatti. L’Hospice della Spezia non può e non deve continuare ad essere oggetto di mera propaganda sulla carta stampata”: così Gianni Pastorino, Consigliere Regionale di “Rete a Sinistra” e promotore della mozione nell’Assemblea regionale avente ad oggetto l’apertura dell’Hospice della Spezia.
“Riteniamo necessario ed assolutamente imprescindibile per le esigenze della Provincia della Spezia che si proceda, con urgenza, alla apertura di questo fondamentale presidio sanitario. Al contrario, risulta assolutamente priva di senso ed irrispettosa verso una comunità, questa ferma presa di posizione da parte dell’Assessore Regionale alla Sanità, Sonia Viale, sorda di fronte alla crescente richiesta di apertura dell’Hospice. Sarzana e La Spezia non sono e non debbono ritenersi alternativi, bensì complementari al fine di garantire le esigenze della collettività della Provincia spezzina”.
“Ora il Consiglio regionale, al dì la delle appartenenze, sarà finalmente chiamato ad esprimersi e nessuno potrà più nascondersi” – così le forze politiche spezzine che sostengono Rete a Sinistra (Sel, Possibile e Prc) in riferimento alle ultime dichiarazioni dei Consiglieri regionali della Spezia.
“Fino ad oggi non abbiamo ritenuto opportuno entrare nel dibattito: abbiamo preferito il confronto con gli operatori del settore per approfondire e studiare le reali esigenze del comparto. Il Piano Sanitario Regionale deve essere cambiato: il buon senso e l’impiego virtuoso di denaro pubblico, speso per realizzare un presidio sanitario indispensabile per la nostra Provincia, impongono questa scelta. Inoltre, come denunciato sui giornali dal Dott. Di Alesio e riferito in audizione presso la Commissione regionale, la nostra Provincia è comunque al di sotto degli standard richiesti dalla normativa in vigore, il che rappresenta un fatto inaccettabile. Condividiamo, altresì, l’approccio per il quale l’Hospice possa essere dedicato non solo alle neoplasie ma anche alle malattie degenerative del sistema nervoso centrale. Questo dibattito sull’Hospice deve servire anche ad aprire una riflessione seria e concreta sulla riorganizzazione complessiva della sanità spezzina, ed in particolare su Oncologia, affinché si raggiungano standard e livelli di assistenza in linea con le reali esigenze dei pazienti, che assicurino loro cure e dignità. Per una volta che il problema non pare di natura economica, visto il sostegno della Fondazione Carispezia, non si capisce cosa impedisca l’immediata attivazione dell’Hospice della Spezia ad integrazione di quello di Sarzana. Della questione abbiamo anche interessato i Deputati Luca Pastorino e Stefano Quaranta affinché attivino tutti gli strumenti necessari per raggiungere il risultato prospettato, che è l’unica cosa che ci interessa”.
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Rete a Sinistra Liguria
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