Giovanna Maggiani Chelli: indomita battagliera per la verità e la giustizia”

22 agosto 2019, by  
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La federazione provinciale spezzina di Rifondazione Comunista esprime forte cordoglio per la scomparsa di Giovanna Maggiani Chelli, presidente indomita dell’associazione dei familiari delle vittime della strage mafiosa di Via de’ Georgofili a Firenze del 1993.
La ricordiamo come una autentica battagliera, orgogliosa della causa che rappresentava, nel rispetto delle vittime di una delle stragi più infami (le cui dinamiche tutt’oggi non sono completamente chiarite) della sanguinaria stagione della guerra contro la mafia dei primi anni ’90.
La sua figura mancherà alla nostra città e a tutto il Paese, che attende ancora verità e giustizia per le moltissime stragi impunite che lo hanno colpito a partire dalla famigerata Piazza Fontana di Milano il 12 dicembre 1969. Ai familiari di Giovanna va la nostra più sincera vicinanza in questo momento di grande dolore.
Rifondazione Comunista, federazione della Spezia

Gc La Spezia: “Rimettere la statua di Ciano vicino al comune è un affronto alle vittime del fascismo”

23 novembre 2017, by  
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Apprendiamo dalle testate giornalistiche locali che il comune sta valutando la richiesta di riposizionare la statua di Costanzo Ciano proprio accanto al palazzo comunale dove era stata inaugurata nel 1939. Le parole dell’assessore Paolo Asti non fanno altro che rimarcare come la banalizzazione storica e il revisionismo stiano caratterizzando il discorso politico su vecchi e nuovi fascismi.

L’opera ritrovata del gerarca fascista non merita alcuna esposizione sulla pubblica piazza, proprio per ciò che rappresenta. In questa sede infatti non si intende discutere il capolavoro e la maestria dell’artista (Messina), quanto più il proprio significato simbolico: un oltraggio alla memoria storica. Tenendo presente il valore artistico dell’opera riteniamo che abbia già la giusta considerazione. Infatti il luogo più consono a raccogliere tale testimonianza del ventennio rimane il Museo Navale, dove è attualmente collocata.

Non si intende qui minare il patrimonio artistico nazionale, ma riconoscere che non vi è spazio per l’arte fascista sulla pubblica piazza di una città riconosciuta con la medaglia al valore della resistenza.
L’arte di regime non ha e non deve avere senso di esistere.

Noi rimarchiamo come suddetta esposizione artistica, auspicata dagli intellettuali firmatari della richiesta recapitata in Comune e sostenuta dall’assessore Paolo Asti, sia un affronto alle vittime di violenza fascista che la nostra provincia ha dovuto subire. In una fase storica dove il riaffiorare di vecchi e nuovi fascismi si fa sempre più prominente, non solo sul territorio locale ma su gran parte del panorama nazionale, ribadiamo che sia compito dell’amministrazione, sindaco e giunta tutta, riconoscere, ribadire e valorizzare quelli che sono i principi fondanti della nostra Costituzione, nata dalla resistenza partigiana.

Coordinamento provinciale Giovani Comunisti/e La Spezia

Ferrero: “Solidarietà di Rifondazione e aiuti concreti alle popolazioni colpite dal terremoto”

24 agosto 2016, by  
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Rifondazione Comunista esprime vicinanza alle popolazioni laziali, marchigiane ed umbre colpite dal terremoto. Ai familiari di quanti hanno perso la vita va il nostro più sentito cordoglio. Il nostro partito ha già preso contatto con le istituzioni territoriali impegnate nella zona terremotata per portare aiuto e solidarietà concreta alle popolazioni. Le nostre sedi e i nostri militanti sono impegnati da subito nella raccolta di quanto può occorrere alle popolazioni colpite dal terremotoNelle prossime ore daremo ulteriori indicazioni per dare aiuti concreti in base alle necessità verificate sul territorio colpito dal sisma.

Rimane forte amarezza per il ripetersi di queste tragedie. In un paese con un così diffuso e noto rischio sismico investire nella prevenzione e nella messa in sicurezza dovrebbe essere la grande opera prioritaria su cui concentrare investimenti. Lo ripetiamo inascoltati da anni. 

 

Paolo Ferrero, 

segretario nazionale di Rifondazione Comunista – Sinistra Europea

24 agosto 2016

Senternza Eternit: “Solidarietà alle vittime di amianto, il parlamento è l’unico responsabile di questa ingiustizia. Il ministro Orlando intervenga sul caso”

26 novembre 2014, by  
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Rifondazione Comunista della Spezia si unisce al dolore dei parenti delle tantissime vittime di amianto a cui la corte di Cassazione ha negato, causa l’infame prescizione, il risarcimento e la giusta punizione ai responsabili di una delle più grosse stragi sul lavoro mai accadute in Italia.

Una strage che è iniziata da decenni e che continua tutt’ora, anche nella nostra provincia, dove le morti per mesiotelioma e asbestosi sono all’ordine del giorno.

Putroppo tutto questo è un esclusivo problema politico e non di giustizia, come si vuole credere.

Infatti laddove esitono leggi atte a favorire chi compie il crimine e non a difendere le vittime e l’intero popolo italiano (in nome del quale la Giustizia dovrebbe essere amministrata secondo Costituzione) il parlamento, adibito a scriverle, ne è l’unico responsabile.

Così mentre si continua a morire di amianto, la fa franca chi si è arricchito in maniera smisurata sulla pelle della gente e tutto ciò è intollerabile e disgustoso.

Contrariamente alle apparenze, il problema non è giudiziale ma esclusivamente politico.

Peccatoc he questa politica, come nel vergognoso caso Cucchi, al di la delle ipocrite dichiarazioni di facciata, si guarderà bene dal fare ciò che è stata deputata a fare, ossia produrre leggi che tutelino la collettività e che colpiscano inesorabilmente gli autori di tali crimini.

Rifondazione spezzina, nel ribadire vicinanza e solidarietà alle associazioni delle vittime, fa un appelllo al nostro concittadino, il ministro guardasigilli Orlando, affinchè intervenga nel merito per realizzare una legge che cancelli questa prescrizione, in modo che personaggi come Schmidheiny paghino una volta per tutte per le morti che hanno causato.

 Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“Dolore e sgomento per la morte dei sette lavoratori del porto di Genova. Si faccia subito piena luce sull’accaduto”

8 maggio 2013, by  
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La federazione provinciale di Rifondazione Comunista della Spezia esprime il più profondo dolore e sgomento per l’incredibile tragedia di ieri notte accaduta nel porto di Genova al molo Giano.

Si parla per ora di sette morti, tra cui uno spezzino. Sette persone, sette lavoratori che hanno perso la vita in un incidente assurdo, un’ennesima strage nel mondo del lavoro.

In queste ore di grande lutto per la città di Genova e non solo, esprimiamo la più profonda vicinanza alle famiglie delle vittime, auspicando che venga fatta al più presto piena luce su una vicenda ancora troppo oscura, che coinvolge per l’ennesima volta una nave Jolly della compagnia Messina, già nota per numerosi altri tristi casi del passato.

Quello che sappiamo per certo è che troppo spesso la sicurezza dei lavoratori, in ogni settore lavorativo, è lasciata per ultima in ordine di priorità.

Ci auguriamo che la giustizia faccia il suo corso e renda a tutti la verità più assoluta, augurandoci che uno scempio simile non debba mai più accadere in nessun porto d’Italia.

Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Trattativa Stato-mafia, Lombardi: “Rifondazione parte civile nel processo di Palermo. Un atto di grande coraggio che ci rende orgogliosi”

6 dicembre 2012, by  
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E’ da poco iniziato il processo di Palermo sulla famigerata trattativa Stato-mafia e volevamo sottolineare un fatto importantissimo, ma ovviamente oscurato dai media nazionali: l’ammissione di Rifondazione Comunista alla costituzione di parte civile nel processo istruito, tra gli altri, dall’ex procuratore aggiunto Antonio Ingroia.

Ci tenevamo a ribardirlo anche qui dalla Spezia, una provincia che ha avuto anch’essa le sue vittime della mafia. E’ un gesto di grande valore morale e di grande coraggio. Un atto che ci rende particolarmente orgogliosi e dimostra che laddove i partiti agiscono come di dovere sono un strumento essenziale di democrazia al servizio dell’intera collettività.

Questo è il riconoscimento del lavoro portato avanti dal partito con coerenza e determinazione, e fuori da qualsiasi ritualità, nelle lotte contro i poteri criminali e le mafie che hanno avvelenato la vita di questo Paese. E’ un fatto d’importanza straordinaria: Rifondazione, rappresentata dall’avvocato Fabio Lanfranca, avrà l’opportunita’ di seguire dall’interno il processo che deve far luce sugli ultimi vent’anni di storia italiana ed avrà l’occasione di denunciare l’intreccio tra istituzioni e poteri criminali.

Utilizzeremo questa opportunità per onorare Peppino Impastato, Pio La Torre Giovanni Falcone, Placido Rizzotto, Rosario di Salvo, Davide Capolicchio e tutti coloro che nella lotta alla mafia hanno perso la vita. Visto che non tutte le associazioni antimafia sono state ammesse come parte civile Rifondazione Comunista si mette sin d’ora a loro piena disposizione.

Non possiamo che rammaricarci che nessun altro partito abbia sentito il dovere di costituirsi parte civile nel processo, così come il governo. Evidentemente la lotta alla mafia non riveste per tutti lo stesso significato.

I motivi di questa nostra azione sono semplici. La Procura della Repubblica di Palermo ipotizza che all’inizio degli anni ’90 si sia verificata una trattativa tra la mafia e organi dello Stato al fine di determinare una modifica dell’azione politica dello Stato medesimo. Se così fosse –e vi sono numerosi elementi che depongono a favore di questa tesi– ci troveremmo di fronte a una profonda alterazione del corretto funzionamento delle istituzioni e ad una palese violazione della Costituzione e delle leggi dello Stato. Un’associazione criminale avrebbe dato vita a comportamenti delittuosi al fine di intavolare una trattativa con i vertici istituzionali e avrebbe trovato una disponibilità in tal senso all’interno dello Stato medesimo. Sulla base delle accuse formulate dalla Procura di Palermo, abbiamo dato mandato all’avvocato Lanfranca di chiedere la costituzione di parte civile di Rifondazione Comunista.

Noi riteniamo infatti di essere parte lesa, così come parte lesa sono le istituzioni dello Stato e il complesso dei cittadini italiani. Il nostro ordinamento democratico prevede infatti che la sovranità del popolo si esprima attraverso le forme previste dalla Costituzione e queste forme sono democratiche. Al di la dei referendum e delle leggi di iniziativa popolare, queste sono nella sostanza la partecipazione a libere elezioni in cui i partiti politici vengono votati al fine di comporre il Parlamento. È il Parlamento che deve dare in forma chiara e pubblica l’indirizzo su cui si deve muovere il governo e il complesso degli apparati esecutivi.

Rifondazione ha concorso all’epoca dei fatti e concorre oggi democraticamente alla definizione della politica nazionale. Nella misura in cui lo Stato –o parti di esso– si sono mossi in modi oscuri e con obiettivi non dichiarati e non decisi in alcun modo dal Parlamento, ci troviamo di fronte ad uno stravolgimento dell’ordinamento democratico. Così come i partiti –previsti dalla Costituzione al fine di rappresentare il popolo italiano nella formazione della volontà generale attraverso la discussione e le decisioni parlamentari– sono stati sostanzialmente esautorati. Non hanno potuto svolgere a pieno il loro compito perché le regole del gioco sono state palesemente falsate.

Ci auguriamo quindi che il processo possa fare piena luce su questa inquietante vicenda e parimenti invitiamo tutti i partiti politici democratici a costituirsi parte civile. Infatti, se la mafia è una organizzazione criminale, la trattativa segreta con questa organizzazione da parte dello Stato costituisce una pratica eversiva. .

Tutto si può fare ma non di assistere in modo colpevolmente passivo alla distruzione della democrazia. Come diceva Peppino Impastato, la mafia uccide, il silenzio pure.

Le migliaia di vittime delle mafie, oltre ad attendere giustizia, meritano che lo stato di diritto, la democrazia e la giustizia nel nome della quale sono morti tornino ad essere parole vere e non suoni vuoti.

Massimo Lombardi
Segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Salvaguardiamo il territorio! Grande successo per la fiaccolata a Borghetto organizzata da Fasce Rosse, Sel e Prc

26 ottobre 2012, by  
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In un giorno così carico di emozioni e di dolore per le vittime della tragica alluvione di un anno fa, ieri pomeriggio a Borghetto Vara si è tenuta una bellissima e partecipatissima fiaccolata organizzata dai volontari delle Fasce Rosse, da Rifondazione Comunista e dal locale circolo di Sel.

La risposta della gente di Borghetto, che ha percorso i due chilometri di distanza che li separa dalla vicina Brugnato, è certamente tra i migliori messaggi lanciati ieri a tutta Italia, a dispetto della grande sfilata in alta uniforme di tutte le istituzioni possibili e immaginabili che ieri hanno popolato il piccolo paese della Val di Vara.

“Salvaguardiamo il territorio”
, c’era scritto con molta semplicità e senza bandiere di partito nel grande striscione che guidava il corteo, formato da gente comune, semplici cittadini di Borghetto. Dietro lo striscione c’erano anziani, mamme, giovani e tantissimi ragazzini: sono loro la speranza di un futuro lontano dal cemento che preservi la nostra meravigliosa terra per vivere in armonia e non in contrasto con essa. La natura si riprende sempre i suoi spazi e, purtroppo, l’uomo spesso paga con la vita.

Impariamo a rispettare la natura come bene comune, contrastando ogni tipo di speculazione umana dettata solo dal soldo e dall’interesse personale e non collettivo. Con questo messaggio ll’ingresso di Brugnato, si è poi tenuto un minuto di raccoglimento in memoria di chi un anno fa ha perso la vita in maniera così tragica e improvvisa. La loro testimonianza serva a tutti da monito perchè non riaccada mai più, nella nostra provincia come altrove, un disastro simile.

Fasce Rosse

Rifondazione Comunista La Spezia
Circolo di Sel Val di Vara

Mozione Prc approvata all’unanimità: il gonfalone spezzino sarà presente a Genova alla Giornata per le vittime della mafia il 17 marzo

29 febbraio 2012, by  
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Bucchioni e Ricciardi (Prc/Fds): “Vicini a Libera nel ricordo di Peppino, Dario e tutte le vittime della violenza mafiosa

Il gonfalone del comune della Spezia sarà presente alla Giornata delle vittime della mafia a Genova il prossimo 17 marzo.

Lo ha deciso il consiglio comunale spezzino approvando all’unanimità la mozione del consigliere Prc/Fds Edmondo Bucchioni in vista della diciassettesima edizione della “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie” promossa dall’associazione Libera, che quest’anno si terrà nel capoluogo ligure.

La Giornata della Memoria e dell’Impegno ricorda tutte le vittime innocenti delle mafie. Sono oltre 900 i nomi di semplici cittadini, magistrati, giornalisti, appartenenti alle forze dell’ ordine, sacerdoti, imprenditori, sindacalisti, esponenti politici e amministratori locali morti per mano delle mafie solo perchè, con rigore e coerenza, hanno compiuto il loro dovere. Ma da questo terribile elenco, come ricorda la stessa Libera, mancano tantissime altre vittime, impossibili da conoscere e da contare.

Considerato che nella nostra Città l’associazione Libera organizza iniziative pubbliche contro ogni mafia e nel ricordo delle vittime uccise per una società piu’ giusta, piu’ solidale e per una reale partecipazione democratica, ci sembrava doveroso impegnare il comune spezzino alla presenza in un’occasione così importante” sottolinea Bucchioni.

Orgogliosi di essere a Genova in memoria di tutte le vittime” dichiara Jacopo Ricciardi, responsabile movimenti del Prc/Fds “in particolare due ragazzi, uccisi giovanissimi dalla violenza mafiosa: Peppino Impastato, attivista di Democrazia Proletaria, simbolo della lotta contro il potere di Cosa Nostra e per questo assassinato nel 1978, e Dario Capolicchio, studente universitario di Sarzana, ucciso nella strage mafiosa di Firenze del 1993“.

Edmondo Bucchioni

consigliere comunale di Rifondazione Comunista/Fds La Spezia


Jacopo Ricciardi
responsabile movimenti Prc/Fds La Spezia

Storica sentenza Eternit: ora piena luce su Liguria e La Spezia

13 febbraio 2012, by  
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Il 13 febbraio 2012 potremmo ricordarlo come un giorno storico, dove la giustizia ha reso il suo servigio a tantissimi lavoratori e loro cari per la condanna esemplare nel processo Eternit: 16 anni al Schmidheiny e a de Cartier, per reati commessi negli stabilimenti di Casale Monferrato, oltre alla condanna pecuniaria. Tuttavia nulla vale la perdita di chi ha vissuto la tragedia dell’amianto.

Una condanna che segue quella degli ex vertici Fincantieri (processo di Palermo) e che significa tutela per i cittadini, ma che non basta. Ora la politica deve perseguire l’azione avviata dalla magistratura e non lasciare che questa conquista giuridica sia lettera morta. Un’azione che deve essere strutturata ed articolata su più fronti.

Rifondazione Comunista lancia un appello perché alla Spezia si rilanci un fronte di lotta sul tema amianto, troppo spesso marginale rispetto al gravità locale. Occorre avere la lungimiranza di riconoscere, nel diritto dei lavoratori e delle lavoratrici, la salvaguardia e la prevenzione della salute, agendo in primo luogo nella difesa dell’ambiente di lavoro, nella lotta contro le nocività.

Federazione prov.le Rifondazione Comunista/Fds La Spezia

 Nulla vale la vita di un lavoratore ucciso dall’amianto, nemmeno una sentenza giusta come quella che ha condannato i manager della Eternit di Casale Monferrato. Tuttavia quella sentenza “parla” anche alla Liguria essendo la nostra la regione più colpita dalle morti per esposizione all’amianto. Proprio nel momento in cui il padronato ed il Governo Monti stanno sferrando nuovi intollerabili attacchi ai diritti dei lavoratori ed alle loro condizioni di vita, la sentenza dell’Eternit ci chiama a rilanciare l’impegno contro le nocività e ad operare affinché i responsabili dei tanti omicidi provocati dall’amianto in Liguria vengano giudicati dalla Giustizia. Come è successo ai manager della Eternit”.

Sergio Olivieri
Segretario regionale ligure di Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra

Sergio Olivieri a Radio Babboleo

Ferrero: «Necessaria grande opera per la manutenzione del territorio. Solidarietà alla popolazione ligure»

5 novembre 2011, by  
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«Il maltempo continua a mietere vittime nel nostro Paese: incuria e mancanza di un piano di riassetto idrogeologico sono i due elementi chiave di queste tragedieE’ sempre più evidente la necessità di una grande opera da fare con urgenza in Italia: la messa in sicurezza del paese e la manutenzione del territorio, delle infrastrutture, degli edifici. È intollerabile che ogni volta il maltempo provochi disastri di questa portata e metta in ginocchio le nostre città.

Esprimo tutta la mia solidarietà alle famiglie delle vittime e a tutti i cittadini di Genova e della Liguria. Come Prc, come abbiamo fatto e stiamo facendo a Borghetto Vara, saremo a fianco delle popolazioni».

Paolo Ferrero
Segretario nazionale Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra

Guardate Paolo Ferrero alla trasmissione “Ultima parola