Approvazione Puc, Prc La Spezia: “Voto favorevole contro il cemento, restiamo contrari a Federici e alla sua maggioranza”

20 aprile 2017, by  
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Lo scorso martedì sera è stato approvato dal consiglio comunale spezzino il nuovo Piano Urbanistico ComunaleCome già preannunciato Rifondazione Comunista, per mano del consigliere comunale Edmondo Bucchioni, ha votato a favore, nonostante da oltre quattro anni si trova all’opposizione della giunta Federici.

Lo abbiamo fatto perché il piano riduce drasticamente lo sviluppo cementizio della nostra città e pone un argine difficilmente sormontabile da chiunque in futuro abbia intenzione di revisionarlo. Con questo voto si è andati contro agli interessi dei pochi che ne avrebbero tratto profitto, e incontro all’intera collettività spezzina.
E’ stato inoltre approvato un importante emendamento, presentato dallo stesso Bucchioni, riguardo alla questione waterfront, nella quale si impone all’amministrazione comunale, di concerto con l’autorità portuale, un percorso di partecipazione con la cittadinanza affinché si giunga alla più ampia condivisione possibile su un progetto destinato a cambiare il volto della nostra città.
Riteniamo dunque tale approvazione un importate punto di arrivo, che però non cancella cinque anni di “mala-gestio” federiciana. Casomai il voto in consiglio comunale dimostra che la nostra opposizione di questi anni non è stata per nulla strumentale.
Restiamo, infatti, fortemente critici per come si sia giunti a una votazione tanto delicata: a poco meno di due mesi dal voto, sull’onda delle evidenti lacerazioni del Partito Democratico e dei suoi alleati, alle prese con le molteplici difficoltà politiche del momento. Ma crediamo che sia da apprezzare un risultato che, viste le premesse, non sembrava per nulla scontato.
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

Verifica di adeguatezza del Puc 2003 della Spezia: passa l’ordine del giorno di Rifondazione Comunista con astensione del Pd

1 aprile 2015, by  
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Lo scorso lunedì 30 marzo è stato approvato l’ordine del giorno presentato dal capogruppo Prc in consiglio comunale spezzino Edmondo Bucchioni, con l’astensione dell’intera maggioranza e il voto favorevole di Giulio Guerri e Movimento 5 Stelle.

Rifondazione, nel contestare punto su punto il documento presentato dall’amministrazione comunale, sottolinea inoltre come la regione Liguria abbia abolito, pochi giorni fa, la legge sul controllo decennale dello stato del Puc, un ottimo modo per coprire le bruttezze territoriali degli ultimi anni nascondendo la testo sotto la sabbia. Nel documento si denuncia il continuo consumo di suolo per fabbricazioni residenziali a discapito del cronico decremento della popolazione e il continuo aumento di opere private privati mascherate da interventi pubblici.

Di seguito il testo dell’intervento di Bucchioni e dell’ordine del giorno approvato:

Riscontriamo la buona fede dell’estensore nella formulazione dei principi ispiratori insiti nella “Verifica di Adeguatezza”, ma non troviamo altrettanto coraggio nel denunciare i limiti, le manchevolezze i danni causati dal precedente PUC, ne tantomeno una ferrea volontà di superare una cultura pianificatoria, quella per intenderci “dell’Urbanistica Contrattata” che è stata particolarmente devastante per il nostro paese e dalla quale non si è sottratto il nostro territorio.

Per punti:

1 ) DISTRETTI DI TRASFORMAZIONE

Nella relazione si evidenzia la scarsa efficacia delle previsioni in quanto ne è stato realizzato solo il 3%. PER FORTUNA, diciamo noi,  ma vogliamo evidenziare in ogni caso il danno che questi hanno arrecato al territorio e la contraddittorietà rispetto a quei principi che vengono ENUNCIATI nel testo. Non concordiamo con la vostra convinzione che tali strumenti avrebbero potuto migliorare la città in termini di dotazioni di aree verdi, spazi pubblici, servizi ne tantomeno con la convinzione che le previsioni insediative siano di per se creazioni di opportunità economiche. Non concordiamo con tali affermazioni perché queste sottendono una concezione del fare urbanistico esclusivamente affidata all’INIZIATIVA PRIVATA, secondo una modalità pianificatrice che ha governato purtroppo questo ventennio e che nella letteratura urbanistica è stata definita “URBANISTICA CONCERTATA o CONTRATTATA”: il pubblico (con la giustificazione dell’assenza di risorse) demanda al privato la realizzazione di interventi pubblici, servizi e l’assolvimento degli standard, ma ciò ha come contropartita la sovrabbondanza di indici edificatori ed inutili previsioni espansive, con grave danno al territorio e a quella ormai imprescindibile necessità di non consumare ulteriore suolo, oltre naturalmente a rinunciare ad un proprio compito istituzionale che è quello di governare lo sviluppo della città secondo i principi del bene collettivo e non dell’interesse privato Lo stato di attuazione dei servizi pubblici, (attuati solo 20% di quelli previsti) e quindi la relativa QUALITA’ URBANA testimonia infatti, nella sua SCARSA realizzazione, questa nefasta concezione della PIANIFICAZIONE (“I distretti integrati sono stati realizzati solo in misura residuale”).

2) STATO di ATTUAZIONE INTRASTRUTTURE.

Sicuramente necessarie ma prive della pur minima sensibilità AMBIENTALE PAESAGGISTICA.

3) AREA EX IP 

Se ne chiede un RIPENSAMENTO complessivo ritenendo inutili e sovra dimensionate le previsioni insediative che stridono con i principi in altri capitoli formulati di volontà di NON consumare il territorio.

4) WATERFRONT

Anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una concezione pianificatrice in cui il pubblico svende al privato (URBANISTICA CONTRATTATA) per cui un primo progetto vincitore (e qui dobbiamo dire che pur non concordando con la metodologia dei concorsi di progettazione che affidano al GENIO i destini della propria città, senza preoccuparsi, di fronte ad un intervento di tale portata, di organizzare Concorsi di urbanistica partecipata, era comunque una proposta interessante) viene completamente stravolto NON per adeguarsi al sentire dei cittadini, delle associazioni, comitati ecc. ma per soddisfare gli interessi Speculativi EDILIZI con la vergognosa giustificazione che così i privati poi realizzeranno le opere pubbliche /verdi /servizi previsti dal progetto!! No grazie! (No PASARAN!! Sarà il nostro NO TAV la nostra VAL di SUSA). Troppo poco dire che “più recentemente è apparsa l’esigenza di rimodulare il progetto in chiave più sobria”. Va completamente ridiscusso secondo le metodologie della partecipazione e completamente modificato nelle previsioni edilizie.

4) PROCESSI DEMOGRAFICI

Confermano una tendenza al calo e all’invecchiamento con prevalenza di popolazione non attiva rispetto a quella attiva (ad ogni 100 ingressi nel lavoro corrisponde 200 uscite), dato allarmante. Il non crollo della popolazione è dovuta all’incremento stranieri dallo 0,3% al 10,85%. Un dato che comunque testimonia l’assurdità di nuove previsioni insediative.

5) CONDIZIONE ABITATIVA

61% di famiglie residenti in appartamento di proprietà, 39% in affitto. Dalla media delle domande di casa ARTE emerge che la domanda è in prevalenza espressa da chi vive in alloggi antigenici in misura minore per sfratti e barriere architettoniche,  da cui la necessità sulla quale concordiamo pienamente di concentrare gli obiettivi sul Recupero Edilizio del patrimonio esistente e non su nuove costruzioni, tanto più che risultano libere 1630 unità immobiliari poco meno delle richieste ad ARTE (1848). Apprezziamo la critica che viene fatta sui grandi contenitori Le Terrazze-Porticciolo Mirabello-Megacine-Spazio Expò quali elementi attrattori di flussi ma isolati e in conflitto con la qualità della città circostante. Ma queste critiche paiono lacrime di coccodrillo in quanto interventi recenti che in coerenza dei principi che qui vengono enunciati nonsi sarebbero dovuti far fare. Nella relazione viene espressamente affermato: che “questi modelli di insediamento funzionano più come macchine “ONNIVORE” nei confronti del territorio circostante che come veri propulsori di sviluppo……anzi determinano CRISI nelle attività commerciali della Città“.

6) RETE e SERVIZI

Per la rete fognaria si passa da 67 Km a 156. Sarebbe un dato interessante ma non si vede!! Permangono situazioni di ANTI-IGENICITA’ soprattutto in città, basta passare lungo il Lagora all’incrocio con via Fieschi per verificare la quantità di scarichi fognari che vi arrivano, oppure consigliamo una vista in passeggiata Morin per capire che ci stanno raccontando storie. Questa situazione diventa insopportabile soprattutto nei periodi estivi e non può essere giustificata dicendo i privati non si allacciano!!!!

I lavori li faccia il pubblico e si rifaccia sul privato con le bollette: è dal 1980 che è obbligatorio mettersi in regola. Il nostro mare è ormai una fogna a cielo aperto.

Per quanto sopra CONSIDERATO, che nella stessa relazione si evidenzia “inadeguatezza, squilibri e incompiutezze del PUC 2003 rispetto agli obiettivi, tale da richiedere un ripensamento con una più mirata attenzione alle problematiche sociali e ambientali, la necessità da una parte, di un’apertura del piano al metodo partecipativo, all’ascolto e al coinvolgimento della cittadinanza, e dall’altra alle tematiche ambientali ed ecologiche (entrambi totalmente assenti nel precedente PUC)“,

chiediamo che tale metodologia, così come declinata nella relazione di “verifica” non si limiti ad aspetti marginali del territorio (colline, sentieri, rete escursionistica, fortificazioni), ma sia rigorosamente applicata nelle scelte strategiche del Piano, quelle che davvero interessano i cittadini e delle quali ne sono direttamente o indirettamente coinvolti.

chiediamo che tale metodologia (partecipativa/ambientale) sia applicata in primis sulle grandi aree di trasformazione urbana per il ruolo strategico che hanno e le conseguenti ricadute sui cittadini -ci riferiamo è evidente al Primo Bacino Portuale (Waterfront) all’Area Ex-IP- alla individuazione delle aree dei distretti a destinazione produttiva e per servizi, all’assetto infrastrutturale relativo alla grande viabilità,

chiediamo che i cinque punti da voi citati come metodologia insieme alle metodologie partecipativecostituiscano la GRIGLIA SU CUI VAGLIARE RIGOROSAMENTE E RIVEDERE TUTTE LE TEMATICHE SU CUI SI BASERA’ IL NUOVOM PUC, con riferimento particolare a: 1) Limitazione del consumo di suolo e riqualificazione urbana; 2) Infrastrutture dei trasporti e mobilità sostenibile; 3) Strategia europea in materia di clima ed energia (meno 20% delle emissioni di gas a effetto serra, più 20% di efficienza energetica, almeno il 20% dei consumi di energia da fonti rinnovabili).

 

Edmondo Bucchioni, 

consigliere comunale Rifondazione Comunista La Spezia

Lombardi: “Da sempre la vera Rifondazione Comunista è quella No Tav, per il lavoro, l’ambiente e i diritti sociali”

27 marzo 2014, by  
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Per dissipare il pretestuoso e fuorviante interrogativo diffuso artatamente dalla Lista Ameglia Virtuosa -evidentemente ed unicamente a fini propagandistici- non sarebbe necessario redigere un comunicato stampa ma semplicemente ripercorre gli oltre vent’anni di storia nobile e prestigiosa del Nostro Partito, sia a livello locale che a livello provinciale spezzino, trovando una risposta scontata e rivoluzionaria nella sua verità: Rifondazione Comunista è da sempre quella No TAV, per l’ambiente e contro ogni nocività, per il lavoro ed i diritti dei lavoratori.

Da sempre abbiamo condotto iniziative dal basso per la tutela del territorio e dell’ambiente, battendosi in prima linea contro il partito trasversale degli affari e delle lobbies massoniche che mirava a trasformare il territorio della nostra Provincia alla bisogna o in ricettacolo di ogni sorta di rifiuto o in “città-cemento”, deturpando paesaggi naturali meravigliosi in nome del profitto e del business.

Siamo stati presenti in ogni vertenza socio-ambientale sul territorio spezzino, coniugando la lotta alla capacità istituzionalizzare le rivendicazioni: dalla storica mobilitazione popolare contro i fusti della Jolly Rosso, alla lotta contro il forno inceneritore di Arcola; in tutte le manifestazioni per ambientalizzare la centrale Enel, prima e dopo il referendum popolare, lottando oggi al fianco del Comitato “Spezia Via dal Carbone” – senza ostentare la nostra orgogliosa bandiera ma rinunciandovi per spirito di battaglia condivisa, quello che ci caratterizza sin dai tempi dello Spezia Anti G8 2001 e dello Spezia Social Forum 2002 – condividendone appieno ogni vertenza.

In completa solitudine politica, eccettuato il movimento anarchico, abbiamo manifestato contro i sommergibili nucleari nel Golfo; insieme ai comitati abbiamo agito contro il raddoppio del rigassificatore di Panigaglia, contro la costruzione dell’Outlet di Brugnato; abbiamo condiviso mille battaglie con Legambiente, dal WaterFront a Piazza Verdi, da Scalinata Cernaia alla mobilitazione contro le navi dei veleni; durante la drammatica alluvione (2011) abbiamo organizzato oltre 500 volontari, militanti della sinistra diffusa, strutturati nel gruppo Fasce Rosse, intervenuti per spalare il fango da Fiumaretta sino a Vernazza, passando per Borghetto Vara e Pignone, vigilando ed intervenendo sulle criticità post-alluvionali nelle Cinque Terre; abbiamo aderito alla campagna Stop al Consumo del Territorio nei fatti, come dimostrato dalla riduzione del 30 %, su nostra iniziativa, di progetti edificatori già approvati, ad Ortonovo, e siamo da sempre al fianco degli abitanti di Marola in lotta per abbattere il muro e ridare ai cittadini il mare.

Questa è la nostra unica modalità di azione e linea politica -nei fatti, non con le parole- chi afferma altro, dall’interno, si porta automaticamente fuori dalla linea politica nazionale e locale di Rifondazione Comunista, dall’esterno mistifica la realtà unicamente per bieche finalità elettoralistiche.


Massimo Lombardi

Segretario provinciale Rifondazione Comunista La Spezia

Rifondazione a Paita e Vesco: “Stop a nuove edificazioni”

21 gennaio 2014, by  
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Siamo sgomenti di fronte alle parole degli assessori Paita e Vesco. 
In questi anni hanno avallato le peggiori cementificazioni sul territorio, sostenendo che è l’economia. Alla Spezia da Marinella all’Outlet, passando per il Waterfront, il consumo del suolo è diventato un dogma. Hanno sostenuto ed ottenuto una proroga al Piano Casa che cementifica ulteriormente, finanziando peraltro somme urgenze con aumenti delle accise sulla benzina.
Hanno dimenticato il territorio dimenticando un’economia rurale fondamentale, e stigmatizzato chiunque chiedesse una legge seria sulla VAS ed oggi siamo di fronte per l’ennesima volta, come tutti gli anni, a fatti sconcertanti, indegni di un paese normale. Ci chiediamo se è possibile farla finita con questa presa in giro, con queste dichiarazioni post disastri e se sia possibile iniziare a fare piani non straordinari, ad abolire la parola emergenza, bloccando le costruzioni, ritirando la proroga al piano casa. Chiediamo che la regione Liguria proponga al governo un piano di manutenzione ordinaria e salvaguardia del territorio. Il resto sono solo dichiarazioni per salvar l’insalvabile, con precise responsabilità politiche che non sono occultabili.
Chiediamo inoltre che la Regione Liguria si mobiliti immediatamente per esonerare i cittadini della Val di Vara dal pagare i pedaggi autostradali in seguito alla chiusura della statale Aurelia e della provinciale della Val di Vara.
Segreteria provinciale Prc La Spezia

Cossu: “Cinquanta emendamenti per il bilancio del comune spezzino”

29 giugno 2013, by  
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Bilancio, una pioggia di emendamenti da Rifondazione

Simona Cossu presenta tutte le criticità del documento di previsione 2013: “C’è confusione sul modello di città e manca l’attenzione al contenimento degli sprechi“.

Il consiglio comunale di domani sera nel quale è prevista la discussione e l’approvazione del bilancio di previsione 2013 sarà una maratona. Simona Cossu, capogruppo di Rifondazione Comunista, ha infatti già presentato quasi 50 emendamenti che riguardano prevalentemente le tematiche della programmazione, concentrandosi in buona parte sul Piano generale di sviluppo e sulla Relazione previsionale programmatica. “Ritengo sbagliato questo bilancio nella sua impostazione di base – afferma la consigliera – dalla quale traspaiono una confusione totale relativa al modello di sviluppo della città e una disattenzione verso il contenimento degli sprechi, come se fossimo ancora nell’età delle vacche grasse“. In questo senso Cossu si riferisce in particolare alla gestione della spesa corrente, per la quale chiederà anche un audit, e ai costi dell’apparato dirigenziale. “La riorganizzazione del Comune ha portato all’accorpamento dei servizi, ma non ha ridotto le figure dirigenziali, che guadagnano cifre considerevoli alle quali si aggiungono anche i premi annuali. Lo scorso anno in quattordici hanno beneficiato della spartizione di un bonus di 130mila euro. E ovviamente della rotazione ogni tre anni non si è più nemmeno sentito parlare. Occorre che i dirigenti siano controllati maggiormente dal consiglio comunale, con verifiche periodiche degli obiettivi posti e di quelli raggiunti“.
Ribadito a tutto tondo lo scarso coinvolgimento del consiglio comunale nelle decisioni che riguardano la città, per una mancanza di confronto vero con la giunta, l’esponente di Rifondazione, dopo giornate trascorse ad analizzare ogni piega del documento di programmazione economica e finanziaria, punta il dito contro una miriade di aspetti, andando a contestare anche la singola parola. “Non si sa mai che poi ti si ritorcano contro… Come nel caso del progetto Diga beach: “Innanzi tutto torniamo a contestare il metodo del concorso di idee, che non prevede il coinvolgimento della cittadinanza, ma nel caso specifico chiederò di eliminare la parola ‘ricettivo’ dalla descrizione del tipo di intervento che sarà realizzato. Non vorrei mai che all’improvviso si iniziasse a parlare di realizzare un albergo sulla diga foranea…“.
Un altro emendamento chiederà di chiarire l’essenza del polo residenziale, commerciale e ricreativo previsto alla Pianta, su area di proprietà dell’Enel. “Di cosa stiamo parlando, di un altro centro commerciale? Ma che idea di città ha Federici? E poi intervenire su un’area di proprietà dell’Enel in questo momento sembra proprio fuori luogo: si tratta di un’operazione che ha a che fare con la convenzione socioeconomica nell’ambito del rilascio dell’Aia? L’assessore Ruocco parlò di un documento che mirava solamente a benefici per la salute. Qua siamo su un piano di tutt’altra natura“.
A proposito di centri commerciali, Cossu sottolinea una certa confusione anche per quel che riguarda la valutazione de Le Terrazze: “Il Piano generale di sviluppo parla di un impatto positivo della struttura di Via Fontevivo, per la capacità di attrarre visitatori da fuori. La Relazione previsionale programmatica riconosce invece il duro colpo subito dal commercio spezzino. Prima di tutto vorremmo che si dimostrasse l’effetto positivo, con dati e studi, e non riportando chiacchiere da bar. E poi come si può dare un parere contrario all’altro da una pagina all’altra?“.
Un appunto anche sul waterfront: “Si continua a citare il progetto di Llavador, nonostante i proclami alla stampa dell’ultimo periodo, e non c’è il minimo accenno alla partecipazione per decidere quali funzioni e servizi inserire nell’area di Calata Paita“. All’interno del bilancio da 147 milioni, Cossu chiederà al consiglio di votare per l’eliminazione del milione di euro previsto per incarichi esterni nei settori della cultura e della promozione: “Per la questione del logo della città, il progetto Icon system, è stata sostenuta una spesa di 25mila euro che era evitabile. Per la Festa della Marineria il Comune ha stanziato 388mila euro, una cifra davvero esagerata. La popolazione ha bisogno di servizi, che siano di più e migliori. E, come ho detto, occorre più attenzione nelle spese: il costo giornaliero del soggiorno dei minori nelle comunità della provincia è molto differente da struttura a struttura. Si deve fare una valutazione di questo mercato, perché le somme sono in costante crescita e non ci si può permettere di sprecare soldi pubblici“.
Un altra richiesta di modifica del bilancio riguarda il caso di un terreno di proprietà comunale a Sant’Anna, con tanto di rudere. “E’ stato censito nell’ambito del progetto degli Orti urbani, per il successivo affidamento ad associazioni e cittadini, per migliorare la manutenzione del territorio e stimolare l’agricoltura. Ma questo – afferma Cossu – sarà venduto, invece che ceduto gratuitamente come gli altri. E a trattare per l’acquisto è la Fondazione Cassa di risparmio della Spezia, che realizzerà una struttura per le famiglie dei bambini autistici. E’ un’iniziativa valida, ma perché si procede con una vendita?“.
Infine l’appello alla maggioranza, affinché faccia passare un ordine del giorno che sarà presentato sul Piano delle opere. “Sino ad un anno fa le priorità della manutenzione urbana erano individuate con l’ausilio delle circoscrizioni. Oggi questa decisione è completamente nelle mani di un pool di geometri, che possono scegliere in autonomia una somma che peraltro è anche aumentata sensibilmente. Chiediamo che la valutazione sia effettuata con un passaggio nelle assemblee di quartiere. E’ importante“.
Da www.cittadellaspezia.com
Cossu, Rifondazione: “Amministrazione confusa sulla città. Sarà opposizione dura
Federici e la sua Giunta sono in stato confusionale, non hanno un progetto sulla città”. E’ duro l’attacco della consigliera di Rifondazione Comunista Simona Cossu all’amministrazione spezzina. Da quando è uscita dalla maggioranza di governo della città, Rifondazione non perde occasione per polemizzare con il Sindaco e questa mattina la Cossu ha convocato la stampa per spiegare i punti di disaccordo del suo partito sul bilancio di previsione 2013 che sarà votato nel prossimo consiglio comunale, tanto da aver già preparato circa 50 emendamenti “preventivi”. 50 sfumature di rosso che, nelle intenzioni dei rifondatori, dovranno contribuire a spostare a sinistra, magari trovando alleanze tattiche su singoli punti sfruttando la poca simpatia tra il gruppo PD e il Sindaco Federici, la stesura definitiva di un bilancio comunale che cuba circa 148milioni di euro.“Noi non sottovalutiamo neanche una parola– ha detto la Cossu- lo insegna l’esperienza, quindi non ne faremo passare una. Siamo partiti dallo studio puntuale del Piano di sviluppo e della Relazione programmatica, i due documenti che stanno alla base delle scelte di bilancio e che contengono obiettivi e relative risorse da investire. E siamo rimasti basiti dalla confusione e dalle incongruenze. Sul tema del commercio, ad esempio, ci sono due analisi contrapposte sui risultati del centro commerciale Le Terrazze, una positiva e una negativa, peraltro senza basarsi su dati oggettivi.”Secondo la Cossu, sono proprio i fondamenti politici alla base del bilancio che sono sbagliati, con il consiglio comunale e le commissioni esautorati di fatto, perché le scelte sono prese in totale autonomia da dirigenti e assessori, specialmente su materie delicate come lavori pubblici. Rifondazione, al contrario, rivendica percorsi partecipativi con i cittadini e un nuovo protagonismo del Consiglio, che ha assunto ormai il carattere di mera ratifica delle decisioni, ha rilevato ancora la Cossu.

Ma quali sono i temi di disaccordo? In primo luogo, il progetto di un nuovo polo residenziale, commerciale e ricreativo alla Pianta all’interno di aree ENEL. In verità, fumoso e generico a scorrere i suddetti documenti del Comune presi in esame, ma tanto basta alla Cossu per lanciare l’allarme: “Ci chiediamo se il Comune voglia ridiscutere i termini della convenzione socio economica con ENEL, che prevedeva interventi contro l’inquinamento dell’aria e non certo nuova cementificazione per l’ennesimo centro commerciale di cui la città non ha bisogno.”

Altri punti sensibili per la Cossu sono il Waterfront:Federici continua a citare Llavrador, non si capisce cosa vogliono fare, con quali soldi e in che tempi e anche qui mancano i percorsi partecipativi” e il progetto della nuova diga foranea balneabile “contestiamo il metodo, ma anche la sostanza: che vuol dire la dicitura “strutture ricettive” legata al progetto? Nuovo cemento anche qui?

Rifondazione intende anche discutere sulle risorse dedicate agli incarichi esterni, circa un milione di euro: “Questi fondi vanno spostati sui servizi per i cittadini, anche rivedendo progetti ridicoli come “Icon System” e controllando con precisione le voci di spesa per il prossimo Festival della Marineria, i quasi 340mila euro previsti dal Comune.

Gli strali della Cossu si sono rivolti poi sul progetto Orti Urbani “guarda caso il terreno più bello tra quelli censiti dal Comune a Sant’Anna sarà venduto e si parla della Fondazione come possibile acquirente.” Inoltre, la consigliera contesta il metodo per il piano delle opere di manutenzione: “Non ci sono più le circoscrizioni e il Comune farà le manutenzioni su indicazioni di un pool di geometri, invece noi vogliamo che si esprimano assemblee di quartiere.

In generale, l’intenzione di Rifondazione è chiedere un audit permanente sulla spesa corrente: “Vogliamo sapere come il Comune spende le risorse sui servizi sociali, come sono individuati i fornitori esterni di servizi. Non si fanno nuove assunzioni, si accorpano i servizi ma non si riducono i dirigenti che si spartiscono i premi, ci vuole un controllo pubblico da parte del Consiglio Comunale.”

Se non sono venti di guerra, poco ci manca. Rifondazione, da poco passata all’opposizione dopo decenni di governo ha bisogno di riaccreditarsi come forza di lotta, anche la recente partecipazione ai “moti di Piazza Verdi” ne è un esempio. Nei prossimi giorni, le accuse di “tradimento del programma elettorale”, ricordiamo che Rifondazione ha sostenuto la coalizione per rielezione di Federici, si sprecheranno da ambo le parti.

da www.cronaca4.it

Waterfront: “Solo ora Burlando e Federici danno ragione a Rifondazione?”

12 aprile 2013, by  
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Rifondazione Comunista della Spezia apprende con favore le recenti dichiarazioni del presidente della regione Burlando e del sindaco Federici riguardo al Piano Regolatore Portuale e al progetto del waterfront.

Sorge spontanea una domanda: come mai solo ora il presidente e il sindaco si accorgono che va rivisto il progetto?

Dov’erano quando lo chiedevamo con forza negli anni passati? Solo un mese fa il nostro gruppo consiliare ha presentato una mozione che chiedeva di avviare un percorso partecipativo per costruire un progetto nuovo per Calata Paita. Il Pd e le altre forze del centrosinistra hanno votato contro.

Questi sono argomenti espressi a ciclo continuo da Rifondazione Comunista che è sempre stata osteggiata e attaccata per le sue prese di posizione in materia.

Tutto ad un tratto la presa di coscienza, forse dettata dagli scontri sempre più aspri in seno al partito di maggioranza.

Purtroppo anche le istituzioni diventano terreno per queste lotte interne. Abbiamo perso un sacco di tempo inseguendo un progetto sbagliato e, come finalmente riconosce anche il sindaco, utile solo per speculazioni edilizie. Adesso servono fatti.

Si avvii finalmente un percorso pertecipato dove siano al centro i cittadini e non le megalomanie edificatorie e gli interessi economici di pochi.

La cittadinanza deve essere la protagonista di scelte di tale rilevanza e non la vittima di decisioni sempre calate dall’alto.

Rifondazione Comunista La Spezia

Al via alla Spezia il festival della cultura di Rifondazione: ospite speciale Silvia Baraldini venerdì 14 settembre

11 settembre 2012, by  
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Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 settembre torna alla Spezia il “festival della cultura” o “Liberafesta in centro”, organizzato dal circolo spezzino di Rifondazione Comunista “Tina Modotti” in collaborazione con il gruppo consiliare comunale Fds La Spezia.

Il programma della festa, che si terrà nel cuore della città presso i giardini del centro “Allende” di via Mazzini, è stato presentato questa mattina dal segretario provinciale Prc/Fds Massimo Lombardi, dal segretario del “Modotti” Maurizio Fontana e dalla capogruppo Prc/Fds in comune della Spezia Simona Cossu.

Grande ospite della kermesse sarà senza dubbio Silvia Baraldini, la donna ingiustamente condannata a quarantatre anni negli Stati Uniti per associazione sovversiva e tornata finalmente in Italia dopo anni di battaglie politico-istituzionali. La sua vicenda è stata cantata con grande successo dal cantautore Francesco Guccini con la sua “Canzone per Silvia” del 1993, scritta quando ancora era detenuta “sotto i cieli della Florida”.

Il dibattito con Silvia Baraldini si terrà venerdì 14 settembre alle 18 e avrà al centro la condizione della donna nel nostro Paese. Assieme a lei interverrano la capogruppo Prc/Fds Simona Cossu e la responsabile nazionale Lavoro del Prc Roberta Fantozzi.

La festa proseguirà sabato 15 settembre alle 16 con un dibattito sul porto e waterfront con la presenza del presidente dell’Autorità Portuale della Spezia Lorenzo Forcieri, del segretario regionale Prc/Fds Sergio Olivieri e di Chiara Bramanti, già assessore provinciale Prc.

Nella giornata conclusiva di domenica 16 settembre alle 17 spazio al teatro con con il monologo “Il crucco-La memoria del sangue” diretto e interpretato da Vladimiro Andreani su testo di Paolo Magliani, per arrivare al grande schermo con proeizione e dibattito sul cinema di Ken Loach alle 18.

In caso di pioggia le inizaitive si terranno presso l’adiacente struttura del centro “Allende”. Gli ingressi sono naturalmente gratuiti, ai partecipanti saranno serviti sgabei e bevande a prezzi popolari.

Rifondazione Comunista La Spezia, circolo “Tina Modotti”
Gruppo consiliare comunale Fds La Spezia

Simona Cossu (Prc/Fds La Spezia): “Del Prato parla a titolo personale o ha già scavalcato la discussione su Waterfront?”

19 giugno 2012, by  
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Spero francamente che le esternazioni dell’assessore Del Prato, esponente di Sel, siano una svista giornalistica, un errore di trascrizione, perchè se così non fosse mi chiedo cosa siano significati gli appelli e le declamazioni di Sinistra e Libertà in una campagna elettorale che si è conclusa solo da poche settimane.

L’assessore sostiene che per far rinascere la “movida” spezzina occorre «far abituare la città alla vita notturna, anche in vista del lancio del Waterfront». Se da un lato vorrei sperare che un esponente politico che si dice di sinistra interpreti lo svago e il tempo libero della cittadinanza in un modo un pochino più intelligente e meno superficiale che i classici stereotipi commercialistici, ciò che mi sgomenta è il fatto che il waterfront sia, secondo le parole di Del Prato, un dato acquisito.

Mi auguro che il suo partito e lui stesso smentiscano tali affermazioni, gravissime e lesive di quel presunto approccio partecipativo che è stato chiesto e sventolato in campagna elettorale. Se così non fosse prenderemo atto della gravità della situazione, ma sia chiaro: il waterfront è tema che va discusso tra la gente, e chiunque lo da come dato acquisito ha fatto i conti senza l’oste.

Simona Cossu

Capogruppo Prc/FdS La Spezia

Paolo Ferrero a Spezia: “Il voto alla Federazione della Sinistra è un voto contro Monti”

«A Spezia siamo col centrosinistra perché c’è un programma condiviso. In Italia consideriamo il governo Monti una iattura, a differenza del Pd che lo sostiene a spada tratta». Così Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione Comunista/Fds ieri alla Spezia per chiudere la campagna elettorale della Federazione della Sinistra.

«A chi ci rimprovera di stare con il Pd» prosegue Ferrero «rispondiamo che dove è stato possibile, come qui, condividere temi come acqua pubblica, no al carbone all’Enel, questione waterfront e aree militari, lo abbiamo fatto, anche per arginare una destra e un populismo sempre più inqualificabili. In altre città questo non è avvenuto».

Sul piano nazionale lo scenario è opposto: «E’ incredibile che chi solo dieci anni fa portava tre milioni di persone in piazza a difesa dell’articolo 18 oggi sia il principale protagonista della sua distruzione. Per questo a Spezia,come nel resto d’Italia, abbiamo contestato personaggi come Bersani e Ichino. Sul piano locale le cose vanno meglio, ci tengo a sottolineare l’impegno nei confronti dei lavoratori in crisi, in particolare quelli di Fincantieri e della difesa dei beni comuni».

Infine un giudizio su questa tornata amministrativa: «Saranno elezioni molto importanti perché avranno doppia valenza: da un lato si misureranno le forze di chi crede che questo sia il miglior governo possibile, mentre dall’altro si potrà dare un forte segnale da sinistra contro le devastazioni del governo Monti. Per questo il voto alla Fds vale doppio».

FERRERO: GOVERNO E’ FOTOCOPIA DI QUELLO DI BERLUSCONI. SEGRETARIO RIFONDAZIONE: SCENDERE IN PIAZZA CONTRO BANCHIERI (ANSA) – LA SPEZIA, 4 MAG – «Il governo Monti non è che la continuazione del governo Berlusconi: parla di giustizia ed aumenta le tasse, parla di lavoro e vara la riforma dell’articolo 18. Fa il contrario di quello che dovrebbe fare». Lo ha detto Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista, alla Spezia questa sera per chiudere la campagna elettorale della Federazione della Sinistra che sostiene la candidatura di Massimo Federici (Pd). «È arrivato il momento di scendere in piazza per dire basta al governo dei banchieri» ha detto Ferrero che ha ricordato la proposta di «tassare i grandi patrimoni e mettere un tetto alle pensioni faraoniche per recuperare risorse da investire nella giustizia sociale».

FERRERO PRC : LAVORIAMO A COSTRUZIONE POLO UNITARIO SINISTRA (ANSA) – LA SPEZIA, 4 MAG – «Stiamo lavorando alla costruzione di un polo politico unitario, che comprenda anche Sel: una sinistra unita è una sinistra più forte». Lo ha detto Paolo Ferrero, segretario di Rifondazione Comunista alla Spezia anticipando i temi di un suo comizio elettorale. «Il voto delle amministrative sarà indicativo per le prossime politiche», ha detto Ferrero che ha giudicato il proliferare di liste civiche «un sintomo di maggior partecipazione ma anche di maggior disorientamento, specchio della crisi politica del Paese».

L’appello agli elettori spezzini di Massimo Lombardi: “L’unico voto utile è alla Federazione della Sinistra”

 

Sono le ultime ore di campagna elettorale in vista di queste importanti elezioni amministrative.

Il mio appello finale è dedicato a tutti gli elettori di sinistra spezzini, delusi, schifati e scoraggiati per la situazione politica generale e per il momento difficile che tutti stiamo vivendo dal punto di vista economico e sociale. A quanti hanno intenzione di non andare a votare ricordo che quella è una protesta che dura un giorno e che non cambia, anzi peggiora, le cose. Il voto è un’occasione importantissima per esprimersi che non va sprecata. In questi giorni sono stati fatti appelli, specie a sinistra, al voto utile, come se il voto per qualcuno fosse più importante o più uguale del voto per qualcun altro.

Allora noi rispondiamo che il voto alla Federazione della Sinistra è a garanzia di ogni deriva liberista che anteponga interessi di parte e speculativi a quelli della collettività, come abbiamo dimostrato negli ultimi cinque anni di attività in consiglio comunale.

Ora per una Spezia più vivibile ci impegniamo per:

la restituzione alla città delle aree militari

la metanizzazione della centrale Enel: NO al carbone, SI a indagine epidemiologica

lo sviluppo di nuovi insediamenti produttivi e della green economy e per ridurre la disoccupazione

la drastica riduzione delle cause inquinanti del porto mercantile (polveri fini) e realizzazione di un waterfront che tenga conto delle esigenze dei cittadini

il no al parcheggio sotterraneo della Pinetina presso il centro Allende

la restituzione alla città della Calata Paita: nessun mattone sarà posto se contrario alla cittadinanza.

un percorso partecipativo in cui tutti decidano sull’utilizzo dell’area

il no a speculazioni edilizie di ogni tipo e alla cementificazione del fronte a mare.

Non intendiamo che la qualità della nostra vita sia sottoposta alle esigenze del mercato.


W Spezia Bene Comune!

Massimo Lombardi

segretario provinciale Rifondazione Comunista/Federazione della Sinistra La Spezia

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