“A Spezia è iniziata la guerra populista e xenofoba del sindaco Peracchini”

21 luglio 2017, by  
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E’ letteralmente irresponsabile la guerra tra gli ultimi alimentata dall’amministrazione spezzina che al grido “prima gli italiani” mostra tutta la xenofobia che la pervade. Infatti la prima cosa che ha pensato bene di fare la neo giunta Peracchini è stata attaccare, propagandandola come grande atto di “legalità”, i parcheggiatori di piazza Beverini. Certamente il loro è un mestiere irregolare, ma non criminale, e di certo non non ci risulta che abbiano mai minacciato l’incolumità delle persone, né con gesti né con parole.

Invece il nuovo sindaco si è subito appuntato la stelletta di sceriffo, addirittura concedendo il bis dopo pochi giorni, per la gioia dei fotografi e del suo elettorato leghista. Evidentemente non c’erano altre priorità in una città tanto problematica come Spezia.
Noi non possiamo tacere di fronte a questo comportamento populista e razzista, figlio del clima che si respira in tutto il Paese.

Perchè mentre Salvini vota assieme al Pd e Forza Italia il finanziamento di 17 miliardi per salvare banche e banchieri veneti e si fa fotografare con donne da copertina, si incita il popolo a “guerreggiare” con coloro che stanno peggio, individuando come nemici.

Il disagio sociale delle classi medie e popolari, determinato dall’imposizione di un modello economico che vuole la disoccupazione per far sì che si accettino lavori al massimo ribasso e senza alcun diritto, viene strumentalizzato dalla classe politica attuale trovando capri espiatori più vulnerabili.

E anche il problema-casa, drammatico a Spezia come nel resto d’Italia, non si risolve con la rivisitazione dei regolamenti di assegnazione ma con la chiara volontà di bloccare la vendita degli appartamenti di Arte e trovare le risorse per sistemare tutti gli alloggi vuoti da anni che sono un affronto per chi ne ha effettiva necessità.

Occorre aumentare l’offerta di alloggi pubblici, non creando nemici tra chi si trova in condizione di bisogno. Invece si preferisce l’uscita ad affetto che serve solo ad alimentare una spirale di odio e di intolleranza che cova nella nostra città come altrove. 
 
Rifondazione Comunista, federazione provinciale La Spezia

“La visita di Borghezio in piazza Brin è una provocazione, i razzisti nella nostra città non sono i benvenuti”

5 novembre 2014, by  
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Apprendiamo dagli organi di informazione della presenza di domenica 9 novembre alle ore 10.30 in piazza Brin, dell’europarlamentare della Lega Nord Borghezio.

La riteniamo una provocazione alla città, medaglia d’oro alla Resistenza, da sempre multietnica, antirazzista e antifascista.

Non è con la guerra tra poveri e con la demagogia che si risolve il problema della crisi e del lavoro. 

Abbiamo tempestivamente e legittimamente richiesto il permesso alla questura per svolgere un presidio democratico e antirazzista in piazza Brin, come già fatto oltre dieci anni fa in coincidenza di medesimo comizio, senza alcun problema per l’ordine pubblico. Apprendiamo ora con sconcerto che detta legittima richiesta ci è stata negata dal questore Grillo, che ci ha proposto il presidio in altra zona della città.
Mai era accaduto in oltre 20 anni di storia politica del nostro partito di ricevere un divieto a manifestare: abbiamo dato sempre prova di decisione e risolutezza politica ma mai abbiamo trascinato in episodi di violenza. Invitiamo tutti i partiti della nostra città, l’Anpi, i comitati antirazzisti e le associazioni pacifiste a mobilitarsi insieme a noi per dare una risposta collettiva contro razzsmo e xenofobia.
LA SPEZIA e’ ANTIRAZZISTA!  
Rifondazione Comunista,
Federazione provinciale della Spezia