Violenza sessuale militare egiziano, Prc La Spezia: “Silenzio ipocrita di governo e Lega. Ennesimo scempio alla giustizia nel nome degli affari di stato”
La vicenda della tentata violenza sessuale da parte del militare egiziano ospite alla Spezia per la consegna della Fremm rappresenta l’ennesima dimostrazione della sudditanza italiana verso l’Egitto, dopo i drammatici casi Regeni e Zaki.
Il miliare sarebbe infatti “magicamente” fuggito dal nostro Paese dopo aver compiuto il misfatto, dileguandosi nell’ombra come un fantasma. Chiediamo immediati chiarimenti al governo Draghi, al ministro Guerini e alla nostra concittadina, il sottosegretario alla Difesa Pucciarelli, stranamente chiusa in un’aura di assoluto silenzio.
Forse non si doveva disturbare il manovratore nel pieno di una trattativa milionaria per la cessione di navi da guerra ad Al Sisi? O addirittura si è favorito la fuga dell’indagato? Dov’erano i militari italiani che dovevano vigilare sui propri colleghi di un paese straniero? Chi era responsabile dei militari egiziani a Spezia per l’addestramento delle fregate Fremm?
La Lega sempre pronta a puntare il dito per la “sicurezza” dei cittadini quando i colpevoli o presunti tali sono stranieri, ma non quando si tratta di connazionali o categorie protette come in questo caso.
La violenza sulle donne appartiene ad una cultura patriarcale trasversale che domina le vite di tutte e tutti noi in ogni angolo di mondo.
Solo riconoscendo questo evidente elemento, si potra’ un giorno arrivare a non derubricare la violenza a semplici episodi di cronaca e bieca propaganda. I colpevoli o presunti tali, lo sono a prescindere dall’appartenenza etnica o di classe.
Noi non dimentichiamo la caccia alle streghe dello scorso luglio, a due mesi dalle elezioni regionali, quando in città si intraprese un attacco indecente contro il centro Caritas di Pegazzano, “colpevole” di essere vicino alla zona di uno denunciato stupro.
Ci andò di mezzo pure il responsabile del centro don Palei. Ad aizzare sui social e sulla stampa quella gogna fu proprio il partito della senatrice Pucciarelli.
Ma quanto avvenuto in questi giorni alla Spezia è l’ennesimo di una lunga fila di episodi tesi a ignorare, nel nome degli affari e della ragion di stato, ogni più piccolo segno di giustizia.
Noi questa giustizia la vogliamo e la pretendiamo, per la vittima e per il nostro Paese.
Il governo, il Parlamento deve intervenire per chiedere l’estradizione del militare.
Basta ipocrisia, basta collaborazioni, basta commercio di armi con dittatori e regimi autoritari.
Rifondazione Comunista, federazione La Spezia
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